Trenta anni fa come oggi, sul campo di San Lazzaro di Savena (nel paese emiliano aveva sede la redazione e la tipografia il mitico settimanale ‘Guerin Sportivo), ci fu la prima “beccata” di un giocatore entrato nella storia per avere segnato il maggior numero di gol con la maglia del Viareggio: Vitaliano Bonuccelli, in arte “Condor“.
Proprio quel giorno, in occasione della sfida fra San Lazzaro-Viareggio finita 2-2, al 35′ del secondo tempo, Bonuccelli segnò la sua prima rete con la maglia del Viareggio firmando il definitivo 2-2.
Una rete sporca ma decisiva. Fu anche la sua prima rete in serie D: aveva 19 anni, ma da due stagioni, giocava già con i grandi visto che il Viareggio l’aveva prelevato dal Cascina (Eccellenza) dove aveva avuto come allenatore Vincenzo Marino. E anche a Cascina segnava…
Un predestinato al gol, insomma visto la sua carriera – nella nostra zona, oltre a Viareggio, ha giocato anche a Bozzano, Camaiore e Querceta; in Toscana, a Ponsacco, Pisa, Pontedera, Lucca, Massese, Sporting Massese e Gavorrano.
Il battesimo del gol in bianconero Bonuccelli lo ebbe in una stagione difficile che si concluse con la retrocessione del Viareggio: il ‘Condor’… in fasce (il soprannome gli viene assegnato solo dopo qualche anno) segnò comunque nove reti. Allo stadio dei Pini, la prima rete – contro il Carpi, su rigore – arrivò la domenica successiva al gol di San Lazzaro nel vittorioso 1-0
I goal segnati da Vitaliano Bonuccelli
Nella sua lunga carriera, Bonuccelli ha segnato una valanga di gol (oltre 330 gol: abbiamo perso il conto, un assist… per il collega Massimo Guidi), in tutti i modi: memorabili la sborciata del momentaneo 2-1 nei playout con il Tempio, stagione 1997-98 o il gol del 2-0 calciando da fermo e indirizzato la palla all’incrocio dei pali contro il Cecina nel campionato di serie D, 2006-2007; ha giocato accanto ad attaccanti piccoli e rapidi facendoli da… balia calcistica (Toto’ Di Natale) ma anche avendo come partner giocatori con le sue caratteristiche di prima punta, come Luconi (c’erano perplessità sulla convivenza tattica fra i due espresse da chi scrive) o come Micchi. Il risultato?
Segnavano tanto sia lui che i suoi partner, per dire che sapeva giocare e adattarsi. L’unico grande rimpianto è nelle parole di Roberto Pruzzo, O’rey di Crocefieschi, prima con il Genoa e poi a Roma: ‘Un giocatore dell’intelligenza tattica di Bonuccelli e con il suo istinto del gol avrebbe meritato quanto meno di essere messo alla prova in serie B o in serie A’. Invece il ‘Condor’ è rimasto a svolazzare e dare beccate vincenti in Lega Pro e nei dilettanti.
